La violenza economica è simile nelle sue modalità e nelle sue forme ad altri tipi di violenza perpetrati nei confronti delle donne: questo lo possiamo dire in quanto è rappresentata da comportamenti abituali di controllo e coercizione che minano l’indipendenza economica e l’autodeterminazione della donna.
La violenza economica consiste nel controllo sull’accesso della donne alle risorse economiche, riducendo la sua capacità di mantenere se stessa, i suoi bambini (ad esempio con il mancato pagamento del mantenimento dei figli da parte dell’ex coniuge) e minando le sue possibilità di fuggire dal ciclo di abusi.
L’avvocata femminista Patricia Olamendi la descrive in questo modo:
“l’azione o l’omissione dell’aggressore incide sulla sopravvivenza economica della vittima, si manifesta attraverso limitazioni volte al controllo del reddito e alla libera disposizione delle risorse economiche“.
All’interno della definizione di violenza economica possiamo distinguere 3 tipologie diverse di abuso economico:
- controllo economico: controllare e ridurre la libertà della partner di far uso delle proprie risorse economiche liberamente;
- sfruttamento economico: attuare azioni che possono portare la donna ad accumulare debiti, sfruttando le sue risorse economiche;
- sabotaggio lavorativo: criticare o minimizzare le scelte lavorative della partner oppure sabotare le sue responsabilità lavorative.
Come riconoscerla e cosa fare
Ci sono diversi campanelli d’allarme che possono farci pensare di star subendo della violenza economica.
Se noti che:
- il tuo partner ti impedisce di spendere liberamente il tuo denaro oppure pretende di controllare tutte le che tue spese (chiedendone un resoconto dettagliato o magari chiedendo di vedere ogni scontrino);
- ti senti limitata nella ricerca di un lavoro e nel possedere un conto corrente a nome tuo;
- il tuo partner ti tiene nascosti sia i suoi guadagni che le sue spese, così da mantenerti all’oscuro della condizione economica familiare e quindi economicamente dipendente da lui
allora potrebbe essere il caso di parlarne con qualcuno, per capire come uscire da questo tipo di situazione.
Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522, il numero gratuito nazionale anti violenza e stalking a cui rispondono operatrici specializzate 24 h su 24.
Il nostro lavoro di ricerca con ECOVIO Project
Al giorno d’oggi, mancano ricerche complete e un quadro normativo o legale per prevenire e gestire la violenza economica come Violenza di genere.
Per contribuire alla ricerca su questo tema la nostra cooperativa Gruppo R è partner di ECOVIO project (Economic violence: opening pathways to guarantee women and children’s fundamental rights), un progetto finanziato nell’ambito dei diritti, di uguaglianza e cittadinanza dell’Unione europea.
Il progetto ECOVIO si pone come obiettivo l’elaborazione di azioni di empowerment che possano creare maggiore consapevolezza sulla presenza di questa forma di violenza di genere, per prevenirla ed evitare che venga perpetrata.
Una delle finalità del progetto è quella di presentare alle autorità e ai principali stakeholder delle linee guida che possano contribuire alla prevenzione dell’abuso economico sia prima che dopo la separazione, a livello macro e micro.
Inoltre Gruppo R sta collaborando con i partner del progetto per la realizzazione di materiali che siano facilmente fruibili dalla popolazione per riuscire a individuare prontamente l’abuso economico e farvi fronte.
Lo studio della violenza economica su donne e minori dopo la separazione non era mai stato approfondito; i dati a riguardo sono quindi quelli che stanno emergendo dal lavoro che Gruppo R sta svolgendo grazie al progetto ECOVIO, attraverso la somministrazione di un questionario a centinaia di donne per analizzare le 3 forme di abuso economico e la loro presenza prima e dopo la separazione, sia in casi di donne che avevano precedentemente subìto altri tipi di violenza di genere sia su donne che non si erano mai rivolte ai servizi per tali motivi.