Grazie al sostegno dei fondi dell’8×1000 alla Chiesa Valdese, che ha destinato 15000 euro al progetto per il l’anno 2017/2018, il progetto So-Stare potrà continuare fino ad ottobre 2018.
I percorsi di vita autonoma sono una questione sempre più importante per le persone con disabilità fisica o intellettiva lieve, che di fatto non hanno accesso a strutture a loro dedicate. So-Stare è un progetto sperimentale che risponde proprio a questo bisogno di autonomia economica e sociale.
COME FUNZIONA
Due sono le dimensioni in cui si sviluppa Sostare: un appartamento, nel quartiere Montà, dove i ragazzi possono cucinare e mangiare insieme, e magari passare la notte per un week end fuori casa. E delle attività, che vengono organizzate per tutti i sabati e tutte le domeniche.
So-Stare utilizza la metodologia dell’apprendimento esperienziale peer to peer: piccoli contesti di gruppo formati da 4 o 5 persone che saranno così in grado di condividere saperi e abilità, ma anche a sviluppare capacità sociali e relazionali.
Il progetto è seguito da due operatori che hanno il compito di facilitare le dinamiche del gruppo seguendo due temi principali:
- La gestione positiva e autonoma del proprio tempo libero;
- la sperimentazione delle proprie abilità in ambito domestico (appartamento)
Uno degli scopi finali di questo progetto è offrire una risposta al problema del “dopo di noi” (ovvero la conduzione della propria vita in seguito alla scomparsa dei genitori) in modo non assistenzialistico.
Sostare punta all’empowerment personale dei ragazzi, grazie al quale si mette in moto un processo di crescita dell’autonomia basato sul senso di autoefficacia e autodeterminazione. In questo modo, con un iniziale sostegno psicologico ed educativo, le persone con disabilità psichica lieve possono raggiungere una propria stabilità e autonomia abitativa, lavorativa e sociale.
COME VERRANNO USATI I CONTRIBUTI DELLA CHIESA VALDESE
I contributi con i quali La Chiesa Valdese aiuta a sostenere SoStare andranno ad intervenire proprio sulla struttura portante del progetto: l’appartamento a Montà per il quale è necessario realizzare degli interventi di risistemazione parziale. Verrà anche comprato un automezzo attrezzato per persone con disabilità, per le attività e le gite previste nei weekend.
Grazie a questi fondi sarà possibile anche organizzare incontri formativi ed esperienziali sui temi tipici della gestione di una casa (cucina, ordine, regole interne, regole condominiali) e per organizzare il tempo libero.
Dopo la fase di avvio e di formazione si prevede di effettuare l’inserimento abitativo. In una prima fase, gli utenti verranno affiancati da uno staff di operatori che aiuteranno la persona nel primo decisivo momento di autonomia.
L’OBIETTIVO FINALE DI SO-STARE
L’obiettivo sarà quello di ridurre gradualmente l’aiuto degli operatori e di consentire una vera e propria autonomia sociale. Il ruolo degli operatori sarà ricondotto solo a momenti di verifica dell’andamento e sarà intensificato l’aiuto dei volontari, in particolare attraverso il vicinato solidale: il quartiere, un elemento che crea un valore aggiunto determinante per progetti con questi obiettivi. Per questo, verranno organizzati dei momenti di presentazione del progetto e di promozione del valore del volontariato e del vicinato sociale, proprio al fine di coinvolgere le persone del vicinato. I volontari avrenno ruolo cruciale nel progetto permettendone lo sviluppo e una più completa attuazione grazie al loro lavoro fatto non solo di attività ma anche di relazioni.
Durante l’ultima fase progettuale, quella dell’avvio dei percorsi di autonomia economica, il vicinato avrà un’importante funzione di sostegno e aiuto alle persone con disabilità presenti nell’appartamento.