Come la resilienza sta aiutando l'integrazione - Gruppo Polis

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COME LA RESILIENZA STA AIUTANDO L’INTEGRAZIONE

“Household and Resilience in Times of Crisis” è la conferenza finale del progetto “RESCuE”, progetto di ricerca che ha coinvolto diverse nazioni europee nell’analisi e nello studio di come lo sviluppo di alcune forme di resilienza abbiano permesso a individui e famiglie di superare cambiamenti sociali, economici e culturali con minor sofferenza e con una migliore capacità di resistenza e adattamento.

La nostra Francesca Cimino è stata invitata a partecipare per presentare alla Conferenza, che si è tenuta a Berlino il 18 gennaio 2017, la sua esperienza con i richiedenti asilo.

Per i rifugiati, il processo di resilienza risulta essere determinante per una buona integrazione sociale e lavorativa nella società di accoglienza, e per riuscire a superare i traumi subiti nel paese di origine e durante il viaggio verso l’Europa. La ricerca di Francesca si è concentrata su un percorso formativo progettato nel 2015 utilizzando un particolare approccio di educazione degli adulti (apprendimento trasformativo), con l’intento di andare ad aiutare e promuovere l’attivazione del processo di resilienza fra i richiedenti asilo accolti nei nostri servizi.
L’apprendimento trasformativo è un approccio che definisce l’apprendimento come quel processo per cui gli individui rivedono azioni ed esperienze passate, analizzandole e riflettendo criticamente a proposito. Questa analisi, insieme alla riflessione critica, può portare ad una nuova prospettiva che guiderà le future azioni e comportamenti della persona e che potrebbe promuovere una maggiore resilienza.
Il percorso formativo nasce da un’esigenza percepita dagli operatori stessi della cooperativa: l’intero gruppo di professionisti concordava nella frequente mancanza di resilienza tra le persone accolte, e dichiarava una certa difficoltà nell’aiutare i rifugiati a sviluppare questa capacità. Sono stati quindi progettati una serie di incontri che potessero aiutare i rifugiati a sviluppare una maggiore resilienza attraverso l’approccio dell’apprendimento trasformato.
L’obiettivo di questi incontri era stimolare la riflessione critica sulle esperienze passate e le sfide presenti. Insieme agli operatori sono stati percorsi vari aspetti delle vite passate dei partecipanti, i paesi di origine, il viaggio verso l’Europa, l’arrivo in Italia, la vita attuale e gli obiettivi futuri. Per fare questo si è cercato di stimolare molto l’immaginazione, il pensiero, e di coinvolgere i partecipanti in differenti linguaggi espressivi (teatro, narrazione, pittura, immagini visive).

I partecipanti durante il percorso formativo hanno avuto la possibilità di iniziare una riflessione critica sulla loro attuale vita in Italia e sui piani futuri, ma anche sulle difficili esperienze passate, come il viaggio e la distanza forzata dalla famiglia: chi è riuscito ad attivare e promuovere un pensiero critico durante questo percorso, ha dimostrato di essere più realistico, più concreto e capace di fronteggiare le nuove sfide, quindi probabilmente di poter intraprendere più agilmente un processo resiliente e trasformativo, rispetto agli altri.

Il percorso presentato da Francesca si pone come spunto di approfondimento per opeatori del settore sia nell’ambito dei richiedenti asilo sia per approcciarsi a persone adulte che hanno subito eventi traumatici di diverso tipo, come le donne vittime di violenza.